BoaVida è una startup Danese, nata dalla volontà di alcuni soci che operano da anni nel settore biologico.
Il team di BoaVida è composta dalla fondatrice, Laila, da Mogens che si occupa di formare e gestire i produttori locali all'estero e da Marina che segue la comunicazione.
L'azienda aveva necessità di rifocalizzarsi in termini di modello di business, qualificando maggiormente i propri utenti-clienti-partners e successivamente attivare un piano di comunicazione modulabile.
Il core business di BoaVida e il proprio purpose sono quelli di creare - inizialmente in Tanzania - delle filiere di produzioni locali coinvolgendo e formando gli agricoltori della zona, successivamente aprire dei canali di commercializzazione in Danimarca per i prodotti biologici coltivati in Tanzania.
In Danimarca - come altri paesi nord-europei - è molto diffusa la cultura e produzione biologica: un mercato sicuramente maturo in cui produttori e consumatori sono consapevoli del valore della filiera.
La fondatrice, per esperienze pregresse è sempre stata molto sensibile nel supportare comunità locali in zone del mondo meno sviluppate, come la Tanzania. L'obiettivo della loro startup è riuscire a diffondere una cultura di qualità della produzioni agricole in Tanzania ed altre parti del mondo, contribuendo all'economie locali e sostenendo le famiglie delle persone impiegate nel settore agricolo.
Il team di BoaVida è composta dalla fondatrice, Laila, da Mogens che si occupa di formare e gestire i produttori locali all'estero e da Marina che segue la comunicazione.
L'azienda aveva necessità di rifocalizzarsi in termini di modello di business, qualificando maggiormente i propri utenti-clienti-partners e successivamente attivare un piano di comunicazione modulabile.
Il core business di BoaVida e il proprio purpose sono quelli di creare - inizialmente in Tanzania - delle filiere di produzioni locali coinvolgendo e formando gli agricoltori della zona, successivamente aprire dei canali di commercializzazione in Danimarca per i prodotti biologici coltivati in Tanzania.
In Danimarca - come altri paesi nord-europei - è molto diffusa la cultura e produzione biologica: un mercato sicuramente maturo in cui produttori e consumatori sono consapevoli del valore della filiera.
La fondatrice, per esperienze pregresse è sempre stata molto sensibile nel supportare comunità locali in zone del mondo meno sviluppate, come la Tanzania. L'obiettivo della loro startup è riuscire a diffondere una cultura di qualità della produzioni agricole in Tanzania ed altre parti del mondo, contribuendo all'economie locali e sostenendo le famiglie delle persone impiegate nel settore agricolo.
Per BoaVida abbiamo attivato un percorso di Business Design e Design Thinking con sessione di lavoro da remoto coinvolgendo tutto il team.
Siamo partiti da una prima fase nella quale è stato definito la challenge, successivamente abbiamo mappato ed individuato le criticità e le opportunità.
Siamo partiti da una prima fase nella quale è stato definito la challenge, successivamente abbiamo mappato ed individuato le criticità e le opportunità.
Abbiamo infine generato prototipi di modelli di business che potessero tener conto delle criticità/potenzialità emerse, fino poi ad individuare un piano strategico ed operativo che trasformasse il percorso fatto in un piano strategico-comunicativo.
L'intero percorso lo abbiamo mappato sulla piattaforma di lavoro Miro, che utilizziamo sia per sessioni da remoto che sessioni dal vivo, in particolare il percorso che abbiamo seguito ha toccato i seguenti step con relative tavole di lavoro:
- Problem setting
- Project design canvas
- Business Model Canvas
- Customer segments
- Custome rexperience Canvas
- Emerging trends & Disruptive forces
- Rating BoaVida’s performance
- Action plan
In particolare la mappatura del Business Model Canvas ci ha consentito di mettere a fuoco:
- Customer Segments
- Value Propositions
- Channels
- Customer Relationships
- Revenue Streams
- Key Resources
- Key Activities
- Key Partners
- Cost
Il lavoro di mappatura è stato molto approfondito e ha permesso di lavorare su due diversi livelli: la situazione esistente e i segmenti di clientela attualmente coperti da Boavida, ma anche ipotetici nuovi segmenti di clientela da scoprire.
A livello di segmento di clientela, sono state delineate proposte di valore specifiche, infatti oltre a fornire prodotti e materie prime, è stato fondamentale lavorare su concetti come storia del prodotto, storia del progetto in Tanzania, benefici e tutto ciò che ruota attorno ad un perché che va oltre il prodotto stesso.
In questa fase si è ipotizzato anche un cambiamento del modello di business, focalizzandosi sulla fornitura di servizi di consulenza a chi vorrebbe avviare un progetto simile in altri paesi o importare dall'Africa prodotti di diversa natura. Dopo aver mappato il Business Model, abbiamo individuato le aree su cui è più importante focalizzarsi per lo sviluppo del progetto e come, in termini di costi e ricavi, sia necessario trovare un modo per raggiungere l'equilibrio.
In questa fase si è ipotizzato anche un cambiamento del modello di business, focalizzandosi sulla fornitura di servizi di consulenza a chi vorrebbe avviare un progetto simile in altri paesi o importare dall'Africa prodotti di diversa natura. Dopo aver mappato il Business Model, abbiamo individuato le aree su cui è più importante focalizzarsi per lo sviluppo del progetto e come, in termini di costi e ricavi, sia necessario trovare un modo per raggiungere l'equilibrio.
Il percorso si è concluso con un piano di comunicazione articolati su più fasi ed ovviamente condizionato dal budget che l'azienda ha potuto allocare durante i successivi 6-12 mesi. Abbiamo quindi lavorato a stretto contato con la risorsa interna per armonizzare la comunicazione istituzionale e definire un concept legato al prodotto avocado.
Nel nostro sito puoi trovare approfondimenti sulle tematiche di questo case study, in particolare: