Spesso ci troviamo a riflettere su come guardiamo al futuro. È curioso come, in una società ossessionata dal controllo, cerchiamo costantemente di prevedere cosa accadrà domani, dopodomani, tra un anno. Ma il punto è: stiamo davvero cercando di capire il futuro o stiamo solo proiettando le nostre paure e speranze?
The cone of plausibility (CoP) emerge come uno strumento interessante proprio in questo contesto. Non tanto per la sua capacità di prevedere il futuro — sarebbe presuntuoso pensarlo — quanto per il suo approccio strutturato al pensare scenari possibili. Ma qui sta il punto: cosa significa “possibile”? E soprattutto, possibile per chi?
Durante la nostra esperienza nel campo dei futures studies, abbiamo notato come spesso ci concentriamo troppo sul risultato — lo scenario “giusto” — dimenticandoci che il vero valore sta nel processo di esplorazione.
Una recente ricerca (link) ha mostrato come il CoP sia particolarmente efficace nel generare scenari coerenti con lo scenario presente di partenza. Il 79.6% degli scenari prodotti in questo studio ha mostrato un’alta qualità in termini di coerenza interna. Ma forse il dato più interessante non sono i numeri in sé, quanto ciò che ci dicono sul nostro modo di pensare al futuro. Siamo così concentrati sulla precisione delle previsioni che dimentichiamo l’importanza del processo esplorativo.
È interessante notare come gli scenari generati per primi tendano ad essere di qualità superiore in termini di contesto e trasparenza, quasi “condizionassero” poi la realizzazione di quegli stessi scenari. In parte è anche ciò è accaduto nelle recenti campagne presidenziali negli Stati Uniti.
Ci fa pensare a quanto siamo ricettivi quando iniziamo un’analisi, prima che i nostri preconcetti e le nostre aspettative inizino a influenzare il processo. Non è forse questo un riflesso di come affrontiamo la vita in generale?
La vera sfida del CoP, come di qualsiasi strumento di esplorazione del futuro, non sta tanto nella sua struttura metodologica, quanto nel nostro approccio mentale. Siamo davvero pronti ad accettare scenari che sfidano le nostre convinzioni? E soprattutto, siamo disposti a vedere il valore in ogni scenario, non solo in quelli che confermano le nostre aspettative?
Non è forse questo un insegnamento sulla vita stessa? Che ogni prospettiva, ogni possibilità, merita la stessa attenzione e lo stesso rigore di analisi?
La vera domanda che dovremmo porci non è se il CoP sia uno strumento perfetto — nessuno strumento lo è — ma se ci aiuti a pensare in modo più ampio, più profondo e più consapevole al futuro. E forse, ancora più importante, se ci aiuti a riconoscere i nostri limiti e pregiudizi nel farlo.
Mentre la società continua a cercare certezze in un mondo sempre più incerto, forse il vero valore di strumenti come il CoP sta nel ricordarci che l’esplorazione del futuro è più un’arte che una scienza, più un viaggio che una destinazione. E in questo viaggio, come in tutti i viaggi che contano davvero, il processo è importante quanto la meta.
Siamo pronti ad abbracciare questa incertezza? A vedere il valore nell’esplorazione stessa, invece che nella precisione delle previsioni? E soprattutto, siamo disposti a riconoscere che ogni scenario, ogni possibilità, porta con sé un valore intrinseco, indipendentemente da quanto si avvicini alla realtà che poi si manifesterà? Proviamo insieme a fare un esercizio con cone of plausibility, per comprendere il potenziale di questo ed altri strumenti.
Utilizzo del cone of plausibility
C’è qualcosa di affascinante nel modo in cui cerchiamo di dare un senso al futuro. Il cone of plausibility è uno strumento che ci aiuta in questo processo, non tanto per predire il futuro, quanto per esplorarlo in modo strutturato. Vediamo insieme come utilizzarlo concretamente.
1. Definire la Domanda
Prima di tutto, dobbiamo formulare una domanda chiara sul futuro che vogliamo esplorare. Non una qualsiasi, ma una che sia:
Esempio Pratico: ❌ “Cosa succederà al mercato immobiliare?” ✅ “Come si evolverà il mercato degli affitti nel centro di Milano nei prossimi 18 mesi?”
2. Identificare i Driver Chiave
Qui entra in gioco l’analisi STEEPLED:
Esempio Pratico — Mercato Affitti:
3. Costruire lo Scenario Base
Questo è il nostro “business as usual”. Proiettiamo le tendenze attuali, assumendo che le cose proseguano senza grandi sconvolgimenti.
Esempio Pratico — Scenario Base Affitti: “I prezzi continuano a crescere moderatamente (+5% annuo), la domanda resta stabile con un mix di studenti e giovani professionisti, il lavoro ibrido si consolida come standard.”
4. Sviluppare Scenari Alternativi
Qui la creatività incontra l’analisi. Creiamo:
Esempio Pratico — Affitti:
Applicazioni Pratiche
1. Business e Strategie Aziendali
Mini-Esempio: Domanda: “Come evolverà la domanda del nostro prodotto principale nel prossimo anno?” Driver chiave: tendenze consumatori, competizione, tecnologia, costi materie prime
2. Politiche Pubbliche
Mini-Esempio: Domanda: “Quali saranno gli impatti della mobilità elettrica sulla città nei prossimi 3 anni?” Driver: infrastrutture, incentivi, comportamenti, tecnologia
3. Decisioni Personali
Mini-Esempio: Domanda: “Come si evolverà il mio settore professionale nei prossimi 2 anni?” Driver: tecnologie emergenti, richieste mercato, competenze richieste
La bellezza del CoP sta nella sua flessibilità: può essere utilizzato per decisioni importanti o per esercizio mentale quotidiano. Non è tanto la precisione delle previsioni che conta, quanto il processo di pensiero strutturato che ci aiuta a sviluppare.
E voi, su quali questioni vorreste applicare il cone of plausibility? Faccelo sapere info@marketingtoys.it
The cone of plausibility (CoP) emerge come uno strumento interessante proprio in questo contesto. Non tanto per la sua capacità di prevedere il futuro — sarebbe presuntuoso pensarlo — quanto per il suo approccio strutturato al pensare scenari possibili. Ma qui sta il punto: cosa significa “possibile”? E soprattutto, possibile per chi?
Durante la nostra esperienza nel campo dei futures studies, abbiamo notato come spesso ci concentriamo troppo sul risultato — lo scenario “giusto” — dimenticandoci che il vero valore sta nel processo di esplorazione.
Una recente ricerca (link) ha mostrato come il CoP sia particolarmente efficace nel generare scenari coerenti con lo scenario presente di partenza. Il 79.6% degli scenari prodotti in questo studio ha mostrato un’alta qualità in termini di coerenza interna. Ma forse il dato più interessante non sono i numeri in sé, quanto ciò che ci dicono sul nostro modo di pensare al futuro. Siamo così concentrati sulla precisione delle previsioni che dimentichiamo l’importanza del processo esplorativo.
È interessante notare come gli scenari generati per primi tendano ad essere di qualità superiore in termini di contesto e trasparenza, quasi “condizionassero” poi la realizzazione di quegli stessi scenari. In parte è anche ciò è accaduto nelle recenti campagne presidenziali negli Stati Uniti.
Ci fa pensare a quanto siamo ricettivi quando iniziamo un’analisi, prima che i nostri preconcetti e le nostre aspettative inizino a influenzare il processo. Non è forse questo un riflesso di come affrontiamo la vita in generale?
La vera sfida del CoP, come di qualsiasi strumento di esplorazione del futuro, non sta tanto nella sua struttura metodologica, quanto nel nostro approccio mentale. Siamo davvero pronti ad accettare scenari che sfidano le nostre convinzioni? E soprattutto, siamo disposti a vedere il valore in ogni scenario, non solo in quelli che confermano le nostre aspettative?
Non è forse questo un insegnamento sulla vita stessa? Che ogni prospettiva, ogni possibilità, merita la stessa attenzione e lo stesso rigore di analisi?
La vera domanda che dovremmo porci non è se il CoP sia uno strumento perfetto — nessuno strumento lo è — ma se ci aiuti a pensare in modo più ampio, più profondo e più consapevole al futuro. E forse, ancora più importante, se ci aiuti a riconoscere i nostri limiti e pregiudizi nel farlo.
Mentre la società continua a cercare certezze in un mondo sempre più incerto, forse il vero valore di strumenti come il CoP sta nel ricordarci che l’esplorazione del futuro è più un’arte che una scienza, più un viaggio che una destinazione. E in questo viaggio, come in tutti i viaggi che contano davvero, il processo è importante quanto la meta.
Siamo pronti ad abbracciare questa incertezza? A vedere il valore nell’esplorazione stessa, invece che nella precisione delle previsioni? E soprattutto, siamo disposti a riconoscere che ogni scenario, ogni possibilità, porta con sé un valore intrinseco, indipendentemente da quanto si avvicini alla realtà che poi si manifesterà? Proviamo insieme a fare un esercizio con cone of plausibility, per comprendere il potenziale di questo ed altri strumenti.
Utilizzo del cone of plausibility
C’è qualcosa di affascinante nel modo in cui cerchiamo di dare un senso al futuro. Il cone of plausibility è uno strumento che ci aiuta in questo processo, non tanto per predire il futuro, quanto per esplorarlo in modo strutturato. Vediamo insieme come utilizzarlo concretamente.
1. Definire la Domanda
Prima di tutto, dobbiamo formulare una domanda chiara sul futuro che vogliamo esplorare. Non una qualsiasi, ma una che sia:
- Specifica nel tempo (es. “nei prossimi 12 mesi”)
- Focalizzata su un tema preciso
- Rilevante per il nostro contesto
Esempio Pratico: ❌ “Cosa succederà al mercato immobiliare?” ✅ “Come si evolverà il mercato degli affitti nel centro di Milano nei prossimi 18 mesi?”
2. Identificare i Driver Chiave
Qui entra in gioco l’analisi STEEPLED:
- Sociale (tendenze demografiche, stili di vita)
- Tecnologico (innovazioni, digitale)
- Economico (redditi, inflazione)
- Ecologico (sostenibilità, clima)
- Politico (regolamenti, politiche)
- Legale (normative, leggi)
- Etico (valori, comportamenti)
- Demografico (popolazione, migrazioni)
Esempio Pratico — Mercato Affitti:
- Economico: livelli salariali, inflazione
- Sociale: preferenze abitative post-Covid
- Tecnologico: diffusione smart working
- Politico: politiche sulla casa
- Demografico: flussi studenti/lavoratori
3. Costruire lo Scenario Base
Questo è il nostro “business as usual”. Proiettiamo le tendenze attuali, assumendo che le cose proseguano senza grandi sconvolgimenti.
Esempio Pratico — Scenario Base Affitti: “I prezzi continuano a crescere moderatamente (+5% annuo), la domanda resta stabile con un mix di studenti e giovani professionisti, il lavoro ibrido si consolida come standard.”
4. Sviluppare Scenari Alternativi
Qui la creatività incontra l’analisi. Creiamo:
- Scenario Migliore (opportunità)
- Scenario Peggiore (rischi)
- Eventuali Wildcard (eventi poco probabili ma ad alto impatto)
Esempio Pratico — Affitti:
- Migliore: Nuove politiche comunali incentivano affitti a lungo termine, piattaforme digitali aumentano trasparenza, prezzi si stabilizzano
- Peggiore: Crisi economica riduce domanda, molti proprietari passano ad affitti brevi, prezzi calano ma disponibilità crolla
- Wildcard: Nuovo hub tech attrae migliaia di lavoratori, mercato completamente stravolto
Applicazioni Pratiche
1. Business e Strategie Aziendali
- Sviluppo nuovi prodotti
- Espansione in nuovi mercati
- Pianificazione risorse umane
Mini-Esempio: Domanda: “Come evolverà la domanda del nostro prodotto principale nel prossimo anno?” Driver chiave: tendenze consumatori, competizione, tecnologia, costi materie prime
2. Politiche Pubbliche
- Pianificazione urbana
- Politiche sociali
- Gestione emergenze
Mini-Esempio: Domanda: “Quali saranno gli impatti della mobilità elettrica sulla città nei prossimi 3 anni?” Driver: infrastrutture, incentivi, comportamenti, tecnologia
3. Decisioni Personali
- Scelte di carriera
- Investimenti
- Formazione
Mini-Esempio: Domanda: “Come si evolverà il mio settore professionale nei prossimi 2 anni?” Driver: tecnologie emergenti, richieste mercato, competenze richieste
La bellezza del CoP sta nella sua flessibilità: può essere utilizzato per decisioni importanti o per esercizio mentale quotidiano. Non è tanto la precisione delle previsioni che conta, quanto il processo di pensiero strutturato che ci aiuta a sviluppare.
E voi, su quali questioni vorreste applicare il cone of plausibility? Faccelo sapere info@marketingtoys.it