Il blog di Marketing Toys

Di Web3 e altri mostri


DI WEB3 E DI ALTRI MOSTRI

Ben ritrovat*, questo è il quarto numero della newsletter di Marketing Toys: parliamo di innovazione, pensiero strategico, un po' marketing e di comunicazione. Ma soprattutto parliamo di persone secondo un approccio people-centrico che riposiziona al centro di tutto le persone, siano essi consumatori, dipendenti o imprenditori.
Parliamo di presente ed inevitabilmente di futuro. Di persone e luoghi interconnessi ed interdipendenti. Ci immaginiamo nuove strade da percorrere: nello spazio, nel tempo, nel futuro.
La newsletter di Marketing Toys: senza promessa di continuità. Parte dei contenuti li trovate anche all'interno della nostra rivista su Flipboard, sul nostro blog e sulla rublica “Play More” di Marketing Toys.
Buona lettura, Filippo



_di influencers ed altri mostri



Recentemente è uscita un interessante report di Statista che mostra l'influenza sui comportamenti di acquisto da parte degli influencers, in diverse parti del mondo e come questa è variata rispetto al 2019. I dati emersi sono molto significativi.
In Brasile, India, Cina gli influencers condizionano oltre il 40% degli acquisti e - a parte la Cina - c'è un aumento generalizzato della capacità di condizionamento da parte degli stessi.
https://www.statista.com/chart/24933/share-of-respondents-saying-they-purchased-something-because-of-influencers/


_di Blockchain ed altri mostri

JPMorgan sta iniziando ad utilizzare la blockchain per accordi collaterali, l'ultima sperimentazione di Wall Street con la tecnologia nel trading di asset finanziari tradizionali.
Non sappiamo se questo sia un bene, ma ricordiamo tutti gli attori coinvolti nella crisi finanziaria del 2008 e molti osservatori concordano sulla “pericolisità” finanziaria ed economica di quello che sta accadendo.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-26/jpmorgan-finds-new-use-for-blockchain-in-collateral-settlement


_Metaverso, a white paper



“The development of the Metaverse will depend on a set of technologies that are fully developed, scaled, and adopted by the mass market. Critical technologies such as Virtual Reality (VR), Augmented Reality (AR), Web3, and the Internet of Things (IoT) that will enable a more seamless convergence of the physical and digital reality” - Copenhagen Institute for Futures Studies (Metaverse White Paper)


La riflessione ovviamente è aperta: sono evidenti le potenzialità tecnologiche di cui disponiamo, il vero interrogativo è capire ed intercettare puntualmente quali saranno le vere esigenze del mercato e dei consumatori, e quale valore riusciremo a portare nella vita delle persone.
Potete scaricare l'intero paper al seguente link https://cifs.dk/metaverse/


_Co-Branding

Quando pensiamo ad una bellissima iniziativa di co-branding ci viene necessariamente in mente la recente collaborazione tra Nike e Tom Sachs.


https://news.nike.com/tom-sachs


_di intelligenze artificiali ed altri mostri



Abbiamo creato macchine troppo intelligenti: l'intelligenza artificiale sta imparando come crearsi da sola. Questa la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori del MIT con un recente studio (link).
A questo si è aggiunto anche un “manifesto” sull'intelligenza artificiale che è stato auto-generato, appunto, da una intelligenza artificiale: «Un manifesto sull’intelligenza artificiale dovrebbe comprendere le stesse parole d’ordine che riguardano ogni oggetto: il fine non giustifica i mezzi. Inoltre, un manifesto sull’Ia dovrebbe porsi degli obiettivi pragmatici. Per esempio, dovrebbe dare indicazioni riguardo ai diritti delle macchine e ai loro doveri, che riguardano le persone. Inoltre, dovrebbe definire con precisione i confini dell’Ia».
Il testo in questione è stato generato da una intelligenza artificiale, GPT-3, alla quale gli autori hanno chiesto cosa dovrebbe contenere un manifesto sull’intelligenza artificiale.
https://www.ilsole24ore.com/art/l-intelligenza-artificiale-non-e-nemica-dobbiamo-imparare-lavorarci-insieme-AEAbB8YB


Il futuro dell'automotive non sarà l'automobile



Sono 50 anni che una certa gamma di auto viene venduta attingendo all'archetipo del guerriero, nel frattempo però la forza ha lasciato spazio alla gentilezza. L'egocentrismo ha incluso l'altro nel proprio dialogo.
Neanche la vasta gamma di modelli offerti è un valore che va più di moda, perché non può essere sostenibile nel lungo periodo né per l'ambiente né per l'azienda.
Elon Musk non è impazzito nell'offrire una gamma ridotta e limitatamente personalizzabile disentermediando fortemente i tradizionali canali di vendita.
Si è messo a sedere e ha decifrato quello che stava accadendo nei mercati.
Il settore delle auto sta cambiando e probabilmente il futuro dell'automotive non è l'automobile.

_il futuro del Web3


Il fondatore di Netscape - Marc Lowell Andreessen - ha rilasciato un'intervista dove racconta la sua visione del Web3 (e di tutto quello che ne consegue): “the current proliferation of Web3 and blockchain technology looks just like the internet in the late 1990s”
Trovate l'intervista completa qui.

Enjoy the Future, ci vediamo nella prossima newsletter (o nel futuro): www.marketingtoys.it
(Parte dei contenuti li trovate anche all'interno della nostra rivista su Flipboard, sul nostro blog e sulla rublica “Play More” di Marketing Toys)
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